Cavalieri del Sole
Il grado di “Cavaliere del Sole, Principe Adepto, Saggio delle Verità“, noto anche, sia nella Piramide Egizia che in quella Scozzese come 28° grado, è stato per lungo tempo gestito dalle Camere di Perfezionamento Superiore delle varie Macroregioni italiane, ma recentemente è divenuto “Camera Rituale Nazionale”, con il titolo distintivo di KHEPRI, per uniformità con la gran parte dei Sovrani Santuari Tradizionali di filiazione Ambelain, in cui esso viene conferito spesso ben dopo il 30° grado e, frequentemente, poco prima degli Arcana Arcanorum e solo dal Gran Ierofante. in quanto le sette “verità” ivi insegnate molto più lo legano all’89° grado, il terzo della Scala Napoletana degli Arcana Arcanorum.
Non si insiste mai troppo sull’importanza di questo grado nella nostra piramide. È impossibile determinare l’epoca esatta in cui fu introdotto. Esso appare, a metà del XVIII° secolo, nella Loggia Madre di Marsiglia, fondato nel 1751, dove vi forma il 18° e supremo grado del sistema; il grado vi rappresenta, dunque, l’ultima parola del segreto iniziatico. A quel tempo, in Provenza, tutta impregnata di tradizioni ermetiche e cabalistiche, era presente un afflusso di idee mistiche che non tardarono a penetrare nel nostro Rito, sotto forma di una doppia corrente, più teosofica con Martinez di Pascally e più ermetica con Dom Pernety. Da queste derivarono i vari Riti che, nel Sud della Francia e fino all’approssimarsi della Rivoluzione, vediamo sovrapporsi ai tre gradi delle Logge Simboliche ed agli stessi primi gradi dei Riti: gli “Eletti Cohen” e gli “Illuminati di Avignone”.
I Membri del nostro Sovrano Santuario lo considerano il supremo grado Filosofico del Rito e non come un’invenzione moderna, quanto piuttosto come la sopravvivenza del grado superiore delle iniziazioni dell’antico Egitto. Alcuni lo considerano la sintesi perfetta tra teosofia, gnosi, magia, astrologia, Cabala ed ermetismo.